Tra i principali temi della kermesse internazionale, che vede riuniti banchieri, politici e potenti della terra, i conflitti in giro per il mondo che rischiano di mettere in crisi la ripresa economica.
Klaus Schwab, eminenza grigia del forum ha dichiarato: βCi troviamo di fronte a un mondo in cui si moltiplicano le fratture e crescono le divisioni sociali. CiΓ² produce unβincertezza e un pessimismo pervasivi. Dobbiamo ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione delle crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro piΓΉ promettenteβ.
Il Forum Γ¨ stato fondato nel 1971 proprio da Klaus Schwab, economista e professore svizzero-tedesco, nel tentativo di promuovere la cooperazione globale su questioni politiche, sociali ed economiche. Lo scopo dellβorganizzazione internazionale no-profit, che ora ha sede vicino a Ginevra, Γ¨ quello di riunire i settori pubblico e privato per trovare soluzioni a problemi globali.
Grande attesa per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla sua prima apparizione al Forum. Di cosa parlerΓ ? Oltre allβimmancabile appello a ricevere piΓΉ armi? Ha annunciato dal social X che a Davos presenterΓ βle posizioni e le capacitΓ dellβUcrainaβ per collaborare con βtutti coloro che vogliono lasciare un mondo in cui regnano stabilitΓ e libertΓ β.
Tra i presenti anche Ursula von der Leyen, Anthony Blinken, Emmanuel Macron, Pedro Sanchez, Mark Rutte, Javier Milei, AntΓ³nio Guterres, Assente, ovviamente, la Federazione russa, mentre sarΓ massiccia la presenza cinese capeggiata dal primo ministro Li Qiang, tuttavia senza il presidente Xi Jinping. Non ci sarΓ la delegazione turca, bloccata allβultimo momento dal presidente Erdogan a causa della posizione ritenuta troppo filo-israeliana dellβorganizzazione.
Hanno risposto allβappello di Schwab anche il primo ministro libanese, il primo ministro ed il ministro degli Affari Esteri del Qatar, il vice primo ministro ed il ministro del petrolio iracheni, ed il primo ministro del regno di Giordania. Completa il quadro mediorientale una consistente delegazione dellβArabia Saudita.
Per lβItalia parteciperΓ il ministro dellβEconomia Giancarlo Giorgetti, accompagnato dal presidente di Eni Giuseppe Zafarana e da quello di Enel Paolo Scaroni, da Andrea Illy, da Paolo Merloni del gruppo Ariston, da Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, da Pier Carlo Padoan di Unicredit e Matteo Laterza di Unipol.
Lβevento riunisce anche 1.600 rappresentanti del mondo industriale e 800 amministratori delegati delle piΓΉ grandi aziende multinazionali.
Non mancano le proteste. Circa 350 persone hanno marciato da KΓΌblis a Davos per la giustizia climatica, rivolgendosi alle autoritΓ e i capi di Stato che partecipano al Forum. Sono accusati di non impegnarsi abbastanza nel trovare soluzioni efficaci a lungo termine alla crisi climatica, tra i principali temi di questβanno.
Fonte BYOBLU
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