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Non Γ¨ piΓΉ soltanto una suggestione ma da ieri una possibilitΓ concreta, che sembra prendere corpo ogni giorno di piΓΉ. Ieri infatti con la sua lectio magistralis a Le Hulpe, fuori Bruxelles, lβex premier italiano ha anticipato i contenuti di quel report sulla competitivitΓ dellβUe commissionatogli mesi fa da Ursula Von der Leyen ma che rischia di diventare il manifesto politico che la scalzerΓ .
La scalata di Draghi a Palazzo Berlaymont va di pari passo con le difficoltΓ della stessa Ursula: uscita azzoppata dal congresso del Ppe che lβha formalmente incoronata come spitzenkandidat, lβex ministra tedesca Γ¨ stata colpita dallβapertura dellβinchiesta della Procura europea sugli scambi di sms con il Ceo di Pfizer Bourla e poi dalle polemiche per la nomina (e conseguenti dimissioni) del collega di partito Pieper a inviato della Commissione per le imprese.
E cosΓ¬ la carta Draghi, rimasta coperta per molto tempo, indirizzata al massimo verso la presidenza del Consiglio Ue, ricondotta dai piΓΉ a un diversivo di Macron per affossare Ursula e infastidire Meloni, oggi diventa invece una possibilitΓ molto piΓΉ concreta. A domanda precisa rispondono sΓ¬ a Draghi leader di sinistra come lo spagnolo SΓ‘nchez e di destra come lβungherese OrbΓ‘n. E il suo discorso di ieri, durissimo contro gli errori del passato e cosΓ¬ fortemente indirizzato allβidea di un βindustrial dealβ europeo che segni una discontinuitΓ rispetto al βgreen dealβ di Timmermans, in fondo sembra andare nella direzione non soltanto del mondo delle imprese ma anche di un Parlamento e di un Consiglio che penderanno maggiormente verso il Centrodestra.
E a proposito di Centrodestra, che partita giocherΓ Giorgia Meloni? Per ora lei su Draghi non si esprime. Non Γ¨ un mistero che con il suo predecessore i rapporti siano ottimi nonostante Fratelli d’Italia sia stato lβunico partito allβopposizione; ma non lo Γ¨ nemmeno che la leader di FdI non ama farsi imporre le scelte a casa propria. GiΓ , perchΓ© lβeventuale elezione di Draghi a capo dellβesecutivo Ue impedirebbe a Meloni di esprimere un suo commissario europeo, magari con il ruolo di Vicepresidente e un portafoglio economico forte.
Γ sempre stata questa la prima scelta di Meloni, ma di fronte a una candidatura Draghi come dire di no? Un pensiero diffuso a Palazzo Chigi, con una postilla velenosa tutta interna alla coalizione: βE Salvini, intento da settimane a rosicchiare voti a Meloni agitando strumentalmente lo spettro del suo sostegno a Ursula, cosa farebbe? Voterebbe contro Draghi che invece da premier ha sostenuto?β. GiΓ perchΓ© competition is competition e, prima di pensare a Draghi, cβΓ¨ pur sempre la campagna elettorale. (Affari Italiani)