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La Mercedes-Benz ha deciso di interrompere lo sviluppo di una piattaforma dedicata alla produzione di elettriche di fascia alta .Da fonti QUATTRORUOTE la nuova architettura, nota come “MB.ea-Large”, figurava tra le iniziative piΓΉ importanti allβinterno delle strategie di elettrificazione del costruttore tedesco, anche per lβimpegno economico: si parlava di investimenti per circa 5 miliardi di euro. Tuttavia, stando alle anticipazioni della testata Handelsblatt, poi confermate da Stoccarda, il progetto ha pagato lo scarso ritmo di adozione della mobilitΓ elettrica e la conseguente decisione dei vertici aziendali di frenare il processo di trasformazione dellβazienda in un costruttore di sole elettriche.
Piani saltati
A partire dal 2028, la nuova piattaforma doveva rappresentare la base per produrre diverse novitΓ a batteria e, in particolare, la nuova generazione di modelli come le berline Classe S e Classe E o le Suv GLS e GLE. Tuttavia, la domanda di elettriche di lusso si sta rivelando assai inferiore alle aspettative, su livelli che rendono impossibile generare adeguate economie di scala. Per questo, i vertici hanno deciso di prendere unβaltra strada e di utilizzare lβattuale piattaforma Eva2 invece di crearne una nuova da zero.
Slitta il phase-out
Nel confermare le indiscrezioni di stampa, la Mercedes ha quindi ribadito che organizzerΓ la propria rete produttiva in modo flessibile. per consentire la produzione in parallelo di veicoli termici ed elettrici anche dopo il 2030, la data inizialmente indicata per lβaddio ai motori a combustione. “Il ritmo della trasformazione Γ¨ determinato dalle condizioni del mercato e dai desideri dei nostri clienti”, ha aggiunto la Mercedes, ribadendo le recenti dichiarazioni dellβamministratore delegato Ola KΓ€llenius sulla necessitΓ di adeguare lβofferta allβandamento della domanda, una condizione da sempre considerata imprescindibile anche quando non sembravano esserci segnali di revisione delle strategie. La Casa intende comunque creare le condizioni per una nuova flotta di auto a zero emissioni, ma il cosiddetto phase-out slitterΓ dal 2030 al 2039. Nel mentre, si punterΓ soprattutto sulle ibride plug-in, che, insieme alle elettriche, dovranno passare dal 20% delle vendite al 50% giΓ nella seconda metΓ del decennio.