“Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che cβera qualche cosa che non andava. Che la fotografia del gruppo che ci ripetevano nei consigli di amministrazione i vertici manageriali non era reale”.
In queste poche parole, estratte da una lunga intervista rilasciata da Luciano Benetton al Corriere della sera, le ragioni dellβannunciato addio al gruppo.
Sullo sfondo una perdita importante nel bilancio del gruppo, lβimprenditore indica una cifra attorno ai 100 milioni di euro, a lungo celata da alcuni manager.
E sulla gestione aziendale, e sui comportamenti, ci sarΓ Β«unβinvestigazioneΒ».
Da fonti nordesteconomia nellβintervista a cuore aperto, Luciano Benetton, 89 anni appena compiuti, non nasconde lβamarezza per aver scelto persone non idonee al ruolo, a cui aveva comunque dato fiducia.
Β«Per fortuna non siamo piΓΉ una societΓ quotataΒ», aggiunge, e questo significa che il rischio imprenditoriale Γ¨ in capo alla famiglia, precisando che ci sarΓ comunque un piano per affrontare la crisi e Β«ritrovare lβenergiaΒ» di un tempo.
La storia
Lβazienda Benetton Γ¨ stata fondata nel 1965 a Ponzano Veneto, in provincia di Treviso, dai fratelli Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton. Ed Γ¨ sempre nel 1965 che viene viene inaugurato il primo negozio a Belluno.
Quattro anni piΓΉ tardi apre il primo negozio all’estero, a Parigi. Da qui lβespanzione internazionale dellβaziend, proprietaria anche del marchio “Jean’s West” e, successivamente, si Sisley.
Lβinsegna Benetton compare sempre piΓΉ spesso nelle grandi cittΓ di molti Paesi, dagli Usa al Giappone, e anche sulla carrozzeria di auto di Formula1, dove negli anni 80 Benetton corre con una propria squadra.
Alla fine degli anni ottanta il gruppo si quota alle borse di Milano, Francoforte e New York e, nel 1987, nasce la Fondazione Benetton Studi Ricerche e viene istituito il Premio Internazionale Carlo Scarpa.
Non si puΓ² poi non ricordare Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione nato per iniziativa di Luciano Benetton e Oliviero Toscani con sede presso Villa Pastega Manera a Catena di Villorba, nel complesso restaurato ed ampliato da Tadao AndΕ.
Nel 2003 la famiglia Benetton annuncia che si ritirerΓ progressivamente dalla gestione diretta dell’azienda lasciando spazio ai manager esterni alla famiglia.
Lβuscita dalla Borsa di Milano data 2012, e da allora Benetton torna sotto il controllo dei privati.
Poco piΓΉ tardi attraverso una serie di scorpori e scissioni, viene attuata la riorganizzazione del gruppo in tre realtΓ : una focalizzata direttamente sui vari marchi (Benetton Group), una manifatturiera (Olimpias) e una per la gestione immobiliare (Schematrentanove).
Nel febbraio 2018, dopo una Β«forte insistenzaΒ» del fratello Gilberto, che scomparirΓ nellβottobre dello stesso anno, Luciano Benetton rientra nel cda dell’azienda come presidente esecutivo.
Ora la notizia della sua imminente uscita