Sono sempre stato convinto che lβastensione dal voto Γ¨ come lβassenza che favorisce lβavversario; oltre a essere un dovere civile ancorchΓ© non sanzionato. Devo dire che ho cambiato radicalmente idea per diversi motivi.
Il primo Γ¨ che prima, se pure la maggioranza di governo agiva male, si poteva votare per lβopposizione poichΓ© cβera una vera opposizione. Oggi non piΓΉ: sono tutti una βcumaccaβ.
Vi Γ¨ poi la plateale e manifesta dequalificazione della classe politica di ogni colore e tendenza, di opposizione o di maggioranza, che mostra tutta la sua ignoranza, faziositΓ , venalitΓ e tendenza alla ruberia della cosa pubblica. La cronaca quotidiana ne dΓ conferma.
Le Istituzioni della Repubblica, dalle piΓΉ alte alle piΓΉ basse, sono allo sbando e lβUnione europea Γ¨ qualificabile come una banda di malfattori dediti alla consumazione delle peggiori nefandezze.
Il Popolo non conta piΓΉ nulla e ad Esso ci si rivolge solo per chiedere voti e dunque nel tentativo di rinnovare lβinganno elettorale.
Lβattuale opposizione e maggioranza nel parlamento italiano come nel Parlamento europeo costituiscono nella sua unicitΓ una deiezione organica distinguibile solo per la tonalitΓ del colore dipendente da ciΓ² che si Γ¨ mangiato, cioΓ¨ da ciΓ² che si Γ¨ rubato.
I privilegi e le immunitΓ dei Parlamentari nazionali (e, per quel che ci riguarda, soprattutto dei Senatori a vita), come dei Parlamentari europei che contano come il due di coppe a briscola se la briscola βesceβ a spade, offendono il comune sentire, vanno oltre il limite della piΓΉ sfacciata indecenza e offendono la povertΓ e ogni paritΓ di diritti.
Una riflessione del Presidente Giulio Andreotti mi ha sempre colpito: βLa gente pensa che allβesito delle votazioni noi ci si preoccupi di vedere quanti voti ha avuto un Partito o un altro ma in realtΓ la nostra preoccupazione Γ¨ solo la percentuale dei votanti, sufficiente a legittimare la classe politica dirigenteβ. Il Presidente Giulio Andreotti Γ¨ ascrivibile alla categoria delle βmenti pensantiβ: egli aveva ben presente che una astensione dal voto oltre un determinato limite, avrebbe delegittimato la stessa consultazione elettorale.
Una volta si votava in coerenza ad idee politiche, a sostegno di una ideologia (che non Γ¨ espressione negativa, ma Γ¨ parola e scelta politica nobile qualunque sia lβideologia sostenuta con onestΓ e disinteresse personale).
Oggi non ci sono piΓΉ nΓ© idee e nΓ© ideologie e lβunico criterio regolatore Γ¨ quello dei procedimenti penali per i quali ci si deve rimettere alle parzialitΓ dei giudici requirenti e dei giudici giudicanti.
Il giΓ Presidente Sandro Pertini del quale non ho mai avuto stima alcuna a causa dei suoi trascorsi durante la guerra civile e a causa del suo populismo a quattro soldi, una volta disse una cosa giusta: βQuando un governo non fa quel che vuole il popolo, va cacciato con i bastoni e con le pietreβ, certamente non con le votazioni. Parafrasando Trilussa, βsΓ² cugini e tra parenti un se fanno complimenti, torneranno piΓΉ cordiali li rapporti personaliβ. Trilussa si riferiva alle guerre ma le sue parole sono oAUGUSTO SINAGRA β Professore ordinariggi attuali a conferma della inesistenza di maggioranza o opposizione, unite da un solo scopo: rubare e agire contro gli interessi del Popolo.
Credo che ci sia più di una ragione per non andare a votare per il Parlamento europeo. Una volta, come ho detto, il dovere era quello di andare a votare; oggi il dovere è di non andare a votare e così delegittimare questa classe politica nazionale ed europea dedita al malaffare.
AUGUSTO SINAGRA β Professore ordinario di diritto delle ComunitΓ europee presso la FacoltΓ di Scienze Politiche dellβUniversitΓ degli Studi di Roma βLa Sapienzaβ. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dellβUomo, a STRASBURGO
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